"Si stima che, nel 2025, il settore delle costruzioni svolgerà un ruolo decisivo nell'evoluzione dell'attività economica nazionale, con una produzione totale, in termini reali, che crescerà del 4% nel punto medio dell'intervallo di previsione e raggiungerà un valore stimato di 23.700 milioni di euro", afferma l'Associazione dell'Industria delle Costruzioni Civili e dei Lavori Pubblici(AICCOPN).

Secondo l'associazione imprenditoriale, l'anno scorso il Valore di Produzione Lordo (GVP) delle costruzioni avrebbe registrato una crescita del 3%, "riflettendo la resilienza del settore di fronte a sfide significative, come la carenza di manodopera, l'evoluzione dei prezzi delle materie prime, dell'energia e dei materiali da costruzione, oltre agli elevati costi di finanziamento".

"Tra i segmenti del settore delle costruzioni, spicca l'ingegneria civile, trainata dagli investimenti pubblici finanziati dai fondi europei, come il RRP [Recovery and Resilience Plan] e Portugal 2030", ha precisato, aggiungendo che anche l'edilizia abitativa e quella non residenziale "hanno registrato sviluppi positivi, anche se più moderati".

Per il 2025, e considerando in particolare l'evoluzione delle licenze nel 2024, l'AICCOPN prevede una crescita della produzione in questo segmento tra l'1,5% e il 3,5%, avvertendo che "questo ritmo sarà insufficiente a soddisfare le esigenze nazionali", sulla base dell'aumento dell'8,5% del numero di transazioni di alloggi e del 13,6% del loro valore nei primi nove mesi dello scorso anno.