I dati pubblicati dall'ufficio statistico dell'Unione Europea (UE) rivelano che nel primo mese del 2025, nell'UE nel suo complesso, l'inflazione annuale (misurata dall'indice armonizzato dei prezzi al consumo) è stata del 2,8% nel gennaio 2025, rispetto al 2,7% del dicembre 2024 e al 3,1% del primo mese dello scorso anno.
Nel gennaio 2025, il Portogallo ha registrato un tasso d'inflazione annuale del 2,7% (superiore alla media della zona euro e dell'UE), in calo rispetto al 3,1% del dicembre 2024 e in aumento rispetto al 2,5% del gennaio 2024.
Tra i 27 Paesi dell'UE, in termini di variazioni trimestre su trimestre, i tassi annuali più elevati sono stati registrati in Ungheria (5,7%), Romania (5,3%) e Croazia (5,0%), mentre i più bassi sono stati registrati in Danimarca (1,4%), Irlanda, Italia e Finlandia (tutti con l'1,7%).
Sempre rispetto a dicembre 2024, l'inflazione annuale è diminuita in otto Stati membri, è rimasta stabile in quattro ed è aumentata in 15, secondo Eurostat.
L'istituto statistico afferma che a gennaio 2025 il contributo maggiore al tasso di inflazione annuale dell'Eurozona è legato al settore dei servizi (+1,77 punti percentuali, pp), seguito da prodotti alimentari, alcolici e tabacco (+0,45 pp), energia (+0,18 pp) e prodotti industriali non energetici (+0,12 pp).
La Banca Centrale Europea ha fissato un obiettivo di inflazione del 2% per la stabilità dei prezzi e spera di tornare a questo tasso, dopo i livelli storici legati alla COVID-19 e alla crisi energetica, quest'anno.