La sentenza del STJ ha respinto il ricorso degli ispettori Bruno Sousa, Duarte Laja e Luís Silva, convalidando la precedente decisione della Corte d'Appello di Lisbona di applicare, allo stesso modo, la pena detentiva di nove anni per ciascuno dei tre ispettori.

La decisione della Corte d'Appello, emessa il 7 dicembre 2021, ha aumentato la pena detentiva applicata all'ispettore Bruno Sousa da sette a nove anni e ha mantenuto la pena degli ispettori Duarte Laja e Luís Silva, che erano già stati condannati a nove anni in primo grado, per cui tutti hanno finito per essere condannati a una pena detentiva identica.

Nella sentenza del STJ, a cui Lusa ha avuto accesso, i giudici della 3ª Sezione penale hanno ritenuto che "il grado di illegalità dei fatti è elevato, considerando le modalità di esecuzione, dato sia il periodo di tempo in cui sono avvenute le aggressioni (a Igor Homeniiuk), sia la sofferenza che le lesioni multiple hanno causato, oltre alle fratture".

"Il dolore derivante dalle lesioni è molto acuto e il processo di soffocamento è stato lento", si legge nelle oltre 500 pagine della sentenza.

Nella sentenza si sottolinea anche che "la condotta degli imputati ha avuto comunque gravi ripercussioni, poiché l'aspettativa dei cittadini nel modo di agire dei loro agenti di autorità non è che essi risolvano i problemi comportamentali attraverso l'aggressione fisica a chiunque, ma piuttosto che siano governati dalle norme giuridiche che hanno giurato di rispettare e far rispettare".

Pertanto - afferma l'STJ - i "requisiti per la prevenzione generale si dimostrano,(...) in questo contesto, elevati", afferma l'STJ.

"Riteniamo che la condanna a nove anni di reclusione per ciascuno degli imputati sia adeguata", afferma il Tribunale.