In un anno in cui il rapporto annuale dell'Institute for Economics and Peace, con sede a Sydney, indica un deterioramento medio del livello globale di pace dello 0,42%, anche il Portogallo peggiora la sua performance.

Su una scala da 01 (molto pacifico) a 05 (poco pacifico), il Portogallo passa da 1.301 a 1.333 punti in un anno, scendendo dal sesto al settimo posto, in un indice guidato dal 2008 dall'Islanda.

Danimarca, Irlanda, Nuova Zelanda, Austria e Singapore, che quest'anno è salito di tre posizioni superando il Portogallo, sono gli altri Paesi in cima all'indice.

All'estremo opposto si trovano Afghanistan, Yemen, Siria, Sud Sudan e Repubblica Democratica del Congo.

L'Indice globale della pace, attualmente alla sua 17esima edizione, fornisce un'analisi annuale delle tendenze della pace, del valore economico e delle modalità di sviluppo di società pacifiche, utilizzando 23 indicatori qualitativi e quantitativi in tre ambiti: il livello di sicurezza e protezione sociale, la dimensione dei conflitti interni e internazionali in corso e il grado di militarizzazione.

Il Portogallo spicca in quest'ultimo ambito, in cui è passato dall'ottavo al quarto posto, dietro a Islanda, Malesia e Ungheria.

L'area della militarizzazione è effettivamente migliorata a livello globale, con tutte le regioni che hanno registrato riduzioni dal 2008.

L'Indice di pace globale, che copre il 99,7% della popolazione mondiale, ha registrato quest'anno un peggioramento medio della pace nel mondo, con 84 Paesi che sono migliorati e 79 che sono peggiorati nel 2022.