In un comunicato, il Comune ha rivelato che "il lavoro di ricerca continua nel sito archeologico di Alto da Vigia, vicino a Praia das Maçãs, avendo ora identificato e scavato le rovine di una seconda moschea islamica 'ribat' risalente ai secoli XI e XII". .

"Questo luogo sarebbe stato sia un luogo di preghiera che di sorveglianza della costa contro il rischio di attacchi, in particolare da parte delle forze cristiane", si legge nella nota.

Secondo le informazioni a cui Lusa ha avuto accesso, "questo ritrovamento rafforza l'importanza di questo spazio sacro per l'Islam, documentando un tipo di realtà architettonica di cui si conoscono solo altri due esempi in tutta la penisola iberica: uno ad Aljezur e un altro vicino ad Alicante, in Spagna".

"Il confronto tra questi siti ci porta a credere che i resti ora scoperti a Sintra includano numerose moschee in una vasta area ancora da scavare", sottolinea l'informativa comunale.

Una prima moschea era già stata identificata nel sito, con la sua caratteristica nicchia rivolta verso la città santa della Mecca ("mihrab"), così come un edificio privo di questo oratorio.

L'informativa del Comune evidenzia anche "la presenza di un cimitero con sepolture effettuate secondo i dettami della fede islamica, oltre a una decina di cavità scavate nella roccia destinate alla conservazione di alimenti (silos)".

I tecnici dei servizi archeologici comunali sottolineano che, nel caso di Alto da Vigia, la particolarità unica di questo "ribat" è che condivide lo spazio con il santuario romano dedicato al Sole e all'Oceano, dalle cui rovine "ha riutilizzato molteplici elementi epigrafici e architettonici come materiale da costruzione".

"Questa nuova scoperta non solo arricchisce la nostra conoscenza di Sintra, ma rafforza anche il nostro impegno per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale del comune", ha dichiarato il sindaco di Sintra, Basílio Horta.

Il lavoro del team di servizi del Museo Archeologico di São Miguel de Odrinhas(MASMO) ha visto la collaborazione di volontari e studenti dei corsi di archeologia della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Lisbona e della Facoltà di Scienze Umane e Sociali dell'Universidade Nova de Lisbona.

Il Comune di Sintra sta promuovendo un progetto di valorizzazione e musealizzazione dei resti già rinvenuti e si prevede che il lavoro ad Alto da Vigia prosegua con lo sviluppo di un nuovo progetto di ricerca.