In un comunicato, l'associazione ambientalista spiega che queste preoccupazioni derivano da un confronto tra i risultati della qualità delle acque delle spiagge portoghesi durante questa stagione balneare e l'anno scorso.
"Attualmente sono 664 le acque di balneazione di cui è riportato il monitoraggio, con un numero limitato di spiagge che hanno rivelato problemi, ma in modo più significativo rispetto alla scorsa stagione balneare", indica Zero.
L'associazione ambientalista afferma che dall'inizio della stagione balneare (1° maggio) la balneazione è stata sconsigliata o vietata in 46 spiagge, 17 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
"In queste aree di balneazione le analisi hanno superato i limiti tecnicamente stabiliti a livello nazionale in relazione ad almeno uno dei due parametri microbiologici valutati (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali)".
Sempre dall'inizio della stagione balneare, sono state chiuse 41 spiagge, 13 in più rispetto al 2023, la maggior parte a causa della "scarsa qualità", di cui 15 costiere e 26 interne.
Le acque di balneazione che hanno presentato il maggior numero di situazioni di acque non idonee alla balneazione sono state Matosinhos, con tre situazioni di sconsiglio o divieto di balneazione, e Parede (Cascais), Camilo (Lagos), Bitetos (Marco de Canavezes), Vieira (Marinha Grande), Molhe Leste (Peniche) e Azenhas do Mar (Sintra), ciascuna con due situazioni di sconsiglio o divieto di balneazione.
Il comune di Cascais, nel distretto di Lisbona, è quello che ha registrato il maggior numero di spiagge interessate da "qualità inadeguata o chiusura" (sei spiagge).
Zero si rammarica anche dell'esistenza di "carenze nelle informazioni fornite sul sito web dell'Agenzia portoghese per l'ambiente(APA)", poiché "le ragioni della chiusura delle aree di balneazione e le procedure da parte dei delegati regionali alla salute non sono sempre spiegate in modo adeguato".
"Ci sono 92 acque di balneazione senza risultati di test disponibili (14% del totale delle acque di balneazione), e praticamente tutte le spiagge si trovano nella Regione autonoma delle Azzorre. Ad esempio, la pagina dell'APA dedicata alla comunicazione dei consigli e dei divieti di balneazione (https://apambiente.pt/apa/desaconselhamentos-e-interdicoes-da-pratica-balnear) rappresenta un miglioramento nello sforzo di comunicazione, ma non è del tutto coerente con le informazioni del Sistema informativo sulle risorse idriche".
Zero difende quindi la necessità di "indagare le cause" e "soprattutto prevenire la contaminazione" delle spiagge interne, proporzionalmente più colpite.
In positivo, l'associazione ambientalista sottolinea il fatto che "nessuna delle "Spiagge a inquinamento zero" ha presentato "problemi significativi di qualità delle acque".