In una dichiarazione inviata a Lusa, il GNR ha affermato che i droni dell'Unità di protezione e soccorso di emergenza (UEPS) hanno già effettuato 1.290 voli e 554 ore di volo, non solo in operazioni di emergenza, protezione e soccorso, ma anche in missioni di polizia.

Il GNR ha evidenziato le missioni di ricerca di persone scomparse, in cui l'uso dei droni "ha aumentato notevolmente le probabilità di successo nella salvaguardia della vita umana, costituendo di fatto un mezzo differenziante".

La polizia ha utilizzato i droni nelle operazioni di recupero dei corpi di cinque soldati dell'UEPS che si trovavano all'interno di un elicottero antincendio boschivo precipitato nel fiume Douro il 30 agosto, mentre tornavano da un incendio nel comune di Baião.

Sempre a luglio, 18 soldati della GNR, supportati da una squadra di droni, hanno aiutato a ritrovare una donna di 83 anni scomparsa a Vila Verde da Raia, nel comune di Chaves, vicino al confine con la Spagna.

La polizia ha anche sottolineato la proiezione internazionale di questa unità, in particolare nel supporto fornito al Mozambico dopo il ciclone Idai, che ha colpito il Paese nel marzo 2019, e alla Turchia, dopo il terremoto del 6 febbraio 2023.

Il GNR ha aggiunto che i droni possono essere utilizzati anche per la sorveglianza e l'ispezione delle foreste, l'individuazione e il monitoraggio degli incendi rurali, la mappatura delle aree bruciate, il supporto alle operazioni di polizia in occasione di grandi eventi e la raccolta di prove. La polizia ha ricordato che l'uso dei droni è iniziato con la formazione dei primi piloti, nel 2016, e ha comportato la creazione di "squadre specificamente dedicate" a questi velivoli all'interno dell'UEPS, "distribuite in tutto il Paese".