Frederico Morais ha sottolineato che il rapporto redatto dal Servizio di Audit e Ispezione (SAI) della Direzione Generale per il Reinserimento e i Servizi Penitenziari (DGRSP) chiarisce con "molte prove" che non c'è stata alcuna partecipazione o complicità di alcun tipo da parte delle guardie nell'evasione dei cinque detenuti dalla Vale de Judeus.
Secondo una dichiarazione rilasciata dal Ministero della Giustizia, l'avvio di un procedimento disciplinare è stato raccomandato dalla relazione redatta dal Servizio di Revisione e Ispezione (SAI) della Direzione Generale per la Reintegrazione e i Servizi Penitenziari (DGRSP), consegnata al Ministero guidato da Rita Alarcão Júdice il 17 ottobre.
Secondo Frederico Morais, l'avvio di un procedimento disciplinare è "una situazione molto normale e il fatto che includa l'attribuzione di responsabilità all'allora (sostituto) direttore del carcere e al capo delle guardie dimostra che il SNCGP aveva ragione nel dire che il numero di guardie in servizio il giorno dell'evasione era insufficiente".
"Il numero di guardie era insufficiente e il rapporto lo conferma", ha sostenuto il presidente del SNCGP, aggiungendo che il sindacato ora "attenderà la parte disciplinare" relativa alle sette guardie prese di mira.
Il comunicato del Ministero della Giustizia ha anche evidenziato l'apertura di due inchieste distinte: una nei confronti del commissario del carcere, per "la mancata attuazione di una misura di sicurezza e una situazione di assenteismo prolungato"; e un'altra nei confronti della Direzione dei servizi di sicurezza "per valutare il suo funzionamento e la sua capacità di rispondere a situazioni di questo tipo".
Il Ministero della Giustizia ha anche inviato un certificato alle autorità competenti per determinare le responsabilità disciplinari in relazione agli agenti della GNR in merito alle "condizioni in cui sono state diffuse ai media, senza autorizzazione, le immagini degli eventi nel carcere di Vale de Judeus".
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