L'organizzazione è puntualmente presente nel Paese da oltre 15 anni, attraverso azioni e campagne specifiche, "ma è in questo momento critico - in cui quasi sette dei nove confini planetari sono già stati superati e un modello di produzione e consumo minaccia la vita sul pianeta - che Greenpeace ha deciso di integrare il Portogallo nella sua rete globale di oltre 55 Paesi".
Il lancio di Greenpeace Portogallo è avvenuto questa mattina a bordo dell'iconico rompighiaccio dell'organizzazione, l'Arctic Sunrise, e ha visto la partecipazione del direttore di Greenpeace Portogallo Toni Melajoki Roseiro e del presidente del consiglio di amministrazione di Greenpeace International Jo Dufay. La nave si trova a Lisbona per celebrare la creazione del nuovo team, tenere incontri politici e rafforzare le alleanze strategiche.
L'Arctic Sunrise partirà da Lisbona alla volta di Porto, dove rimarrà dal 21 al 23 febbraio, nel porto di Leixões, con le porte aperte al pubblico, tra le 10.00 e le 13.00 e le 15.00 e le 18.00. Le visite guidate sono gratuite e rappresentano un'opportunità unica per conoscere la storia e gli angoli nascosti di questa leggendaria rompighiaccio.
Un nuovo capitolo per il Portogallo
Con una presenza permanente nel Paese a partire da oggi, Greenpeace intende "concentrarsi sulle principali sfide socio-ambientali, insieme alla società civile e ad altre organizzazioni e attori sociali portoghesi".
"Era essenziale avere una presenza permanente in Portogallo, l'unico grande Paese europeo che non faceva ancora parte della famiglia di Greenpeace. Il Portogallo è stato un pioniere su diverse questioni ambientali e mantiene legami storici e culturali con Paesi chiave nella lotta al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità, come il Brasile", ha dichiarato Jo Dufay, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Greenpeace International.
"Ci sono cambiamenti urgenti che devono avvenire in Portogallo e nel mondo. Greenpeace vuole contribuire con proposte concrete per questi progressi e incanalare l'indignazione e la voce della società brasiliana, storicamente preoccupata e impegnata a difendere la propria biodiversità."
A sua volta, Toni Melajoki Roseiro, direttore di Greenpeace Portogallo, ha sottolineato che "ci sono cambiamenti urgenti che devono avvenire nel Paese e nel mondo. Greenpeace vuole fermare le minacce globali che si manifestano in questo territorio e presentare proposte per costruire futuri alternativi al di là della crescita economica".
E ha aggiunto: "Vogliamo incanalare l'indignazione e la voce dei cittadini portoghesi, storicamente preoccupati e impegnati nella lotta contro l'emergenza climatica e nella difesa della biodiversità".