Il portavoce della diplomazia cinese Lin Jian ha spiegato che i cittadini di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Irlanda, Ungheria, Austria, Belgio e Lussemburgo potranno soggiornare nel Paese asiatico per turismo, affari o transito per 15 giorni.

La politica rimarrà in vigore fino al dicembre 2025, ha precisato il portavoce.

Lo scorso novembre, la Cina aveva annunciato che i cittadini di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Malesia avrebbero beneficiato di un'esenzione unilaterale dal visto fino a dicembre 2024.

A marzo, il governo cinese ha esteso l'esenzione dal visto per soggiorni fino a 15 giorni ad altri sei Paesi europei - Svizzera, Irlanda, Ungheria, Austria, Belgio e Lussemburgo - ma il Portogallo è rimasto fuori dalla lista.

All'epoca, l'ambasciatore portoghese a Pechino, Paulo Nascimento, aveva dichiarato all'agenzia Lusa di "non capire" i criteri per cui il Portogallo era stato escluso.

Il diplomatico ha ricordato che la Cina ha il diritto di decidere autonomamente la propria politica dei visti, ma ha poi ammesso che chiederà alle autorità del Paese una consultazione specifica su questa decisione.

Gli esperti sostengono che la lentezza delle procedure di richiesta dei visti e il prezzo dei biglietti aerei sono i motivi principali per cui il turismo straniero non ha ancora raggiunto i livelli precedenti alla pandemia del Covido-19, durante la quale la Cina ha imposto una chiusura quasi totale delle frontiere.

Negli ultimi mesi, il Paese asiatico ha adottato una serie di misure per aiutare i viaggiatori internazionali.

I servizi di pagamento elettronico WeChat Pay e Alipay hanno annunciato l'anno scorso diverse misure per rendere i loro sistemi di pagamento disponibili agli utenti stranieri in visita in Cina, che a volte hanno difficoltà a pagare nel Paese e a utilizzare alcuni servizi.