L'analisi della struttura retributiva dei lavoratori dipendenti (TCO) che hanno lavorato a tempo pieno è contenuta nel rapporto sull'occupazione e la formazione per il 2022, a cura del Centro per le Relazioni di Lavoro (CRL).

"Nel 2021, l'analisi della struttura retributiva dei TCO che lavoravano a tempo pieno, per quanto riguarda la retribuzione mensile di base, mostra che più della metà dei lavoratori (66,9%) si concentrava nella fascia retributiva compresa tra i '665,00 e i 999,99 euro'", si legge nel documento.

La fascia "da 1.000 a 2.499,9 euro" rappresentava il 27,8% dei lavoratori, mentre nella categoria successiva (tra 2.500 e 4.999,99 euro) erano presenti il 4,2%, con solo lo 0,7% che aveva uno stipendio base mensile superiore a 5.000 euro.

Dal confronto con la precedente edizione di questo rapporto, risulta che la percentuale di lavoratori con uno stipendio base compreso tra il salario minimo (che nel 2020 era di 635 euro) e 999,99 euro è aumentata, passando dal 52,7% al 66,9%.

Secondo il rapporto, nell'ottobre 2021, il guadagno medio mensile, sulla terraferma, dei TCO a tempo pieno era di 1.294,10 euro, una cifra che rappresenta un aumento su base annua del 3,5%, avendo "leggermente" attenuato la differenza tra i generi.

"La retribuzione media mensile per gli uomini è stata di 1.395,69 euro, mentre per le donne ha totalizzato 1.172,07 euro", indica il CRL, precisando che "entrambi sono cresciuti, rispetto al 2020, "anche se le donne più degli uomini, quindi la differenza tra le retribuzioni medie si è leggermente attenuata", mantenendo il trend registrato negli ultimi anni.

In questo modo, nel 2021, la retribuzione media mensile femminile rappresenterà l'84% di quella maschile quando, cinque anni fa, costituiva l'81,7%.