Venerdì 13 ottobre alcune persone sono così sospettose da non voler nemmeno uscire di casa.


Portatore di sfortuna


Quando si parla di sfortuna, ci sono poche superstizioni così pervasive nella cultura occidentale come quella del venerdì 13. Come incrociare un gatto nero o rompere uno specchio, l'idea di un giorno che può portare sfortuna è profondamente radicata.

Esiste persino un nome per descrivere la paura irrazionale di questa data: paraskevidekatriafobia, una forma specializzata di triskaidekaphobia, la paura del numero 13 (provate a dirlo dopo qualche bicchiere di vino).

Il nostro calendario gregoriano fa sì che il 13 di ogni mese abbia una probabilità leggermente maggiore di cadere di venerdì rispetto a qualsiasi altro giorno della settimana. Ma non è universale: in Grecia e nei Paesi di lingua spagnola è il martedì 13 a essere considerato un giorno sfortunato, mentre in Italia è il venerdì 17 a essere accolto con timore.

Il fenomeno risale alla mitologia norrena. Nel suo libro "Extraordinary Origins of Everyday Things", Charles Panati fa risalire il concetto di maledetto alla mitologia norrena, quando Loki, il dio della malizia, si intrufolò in un banchetto nel Valhalla, portando a 13 il numero degli dei presenti. Ingannato da Loki, il dio cieco Hodr fu indotto a colpire suo fratello Balder, il dio della luce, della gioia e della bontà, con una freccia di vischio, uccidendolo all'istante.

Dalla Scandinavia, spiega Panati, la superstizione si è poi diffusa a sud in tutta Europa, consolidandosi lungo il Mediterraneo all'inizio dell'era cristiana. È qui che il potere inquietante dei numeri si cementò attraverso la storia dell'Ultima Cena, alla quale parteciparono Gesù Cristo e i suoi discepoli il Giovedì Santo. Il 13° e più famigerato ospite, Giuda Iscariota, fu il discepolo che tradì Gesù, portando alla sua crocifissione il Venerdì Santo.


Il 13 è fortunato per alcuni, sfortunato per altri


Tuttavia, il numero 13 non è considerato sfortunato in Cina: in mandarino, il numero 13 si traduce in "crescita assicurata" o "decisamente vivace", il che dimostra che nella cultura cinese il numero è di buon auspicio piuttosto che sospetto.

Ma persiste la teoria che questo numero sia sinonimo di sfortuna. È considerato sfortunato avere 13 ospiti a una cena; molti edifici non hanno un 13° piano e la maggior parte delle persone evita di sposarsi o di comprare una casa in un giorno segnato da questo numero temuto. Soprattutto i superstiziosi evitano persino di guidare in quel giorno. In India, il 13° piano non esiste nemmeno negli ospedali. Questo perché si ritiene che il numero porti sfortuna: chi ne ha bisogno in un ospedale?

Ma nel Feng Shui il numero 13 è associato alla crescita e alla vitalità. Per questo motivo, l'acquisto di una casa con questo numero è considerato fortunato, mentre in altre culture, quando si costruiscono le case, il numero 13 viene tralasciato, dato che il 12 e il 14 sono vicini l'uno all'altro, oppure si può aggirare il problema dando alla casa mancante il numero 12A.

Si credeva che una congrega di streghe fosse composta esattamente da 13 membri, oppure che chi ha 13 lettere nel proprio nome fosse maledetto. Un anno con 13 lune piene invece di 12 creava problemi ai monaci incaricati dei calendari, poiché sconvolgeva la regolare disposizione delle feste religiose.


Il film intitolato Venerdì 13


Esiste anche un film chiamato "Venerdì 13", un franchise horror americano che ha generato dodici film, una serie televisiva, romanzi, fumetti, videogiochi, ecc. È incentrato principalmente sul personaggio immaginario che si pensa sia annegato da ragazzo in un lago a causa della negligenza del personale del campeggio. Decenni dopo, si dice che il lago sia "maledetto" e che sia lo scenario di una serie di omicidi di massa.

Alcuni storici sostengono che sia stato il giorno in cui Eva ha morso la mela dall'Albero della Conoscenza, è iniziato il grande diluvio e la costruzione della Torre di Babele. Se si crede a questo, si crederà a qualsiasi cosa.


Author

Marilyn writes regularly for The Portugal News, and has lived in the Algarve for some years. A dog-lover, she has lived in Ireland, UK, Bermuda and the Isle of Man. 

Marilyn Sheridan