Il ritardo è stato riconosciuto dal Governo, che sottolinea la "mancanza cronica" di risorse specializzate nell'istituto.
Il gruppo parlamentare guidato da Paulo Núncio ha interrogato il Ministero delle Infrastrutture e delle Abitazioni per sapere se è a conoscenza del fatto che i ritardi nei processi presso l 'IMT stanno ostacolando l'attività economica nel settore automobilistico e quali misure intende adottare per garantire che le procedure vengano eseguite in modo tempestivo.
In risposta ai deputati, il Ministero presieduto da Miguel Pinto Luz afferma di essere a conoscenza della situazione e di analizzarla con IMT al fine di risolverla. Tuttavia, spiega che "IMT è alle prese con una cronica mancanza di risorse specializzate".
"Nonostante le costanti procedure di reclutamento di lavoratori nel settore automobilistico, i risultati si sono rivelati insufficienti a soddisfare le esigenze, con IMT che continua ad avviare procedure di reclutamento e a studiare la possibilità di stabilire sinergie con enti leader nel settore ingegneristico, al fine di aumentare la capacità installata", sottolinea.
Il Governo garantisce, tuttavia, che "l'IMT è fortemente impegnata a ridurre i tempi di risposta in termini di omologazione e trasformazione dei veicoli, senza perdere il rigore tecnico richiesto", facendo appello "al contributo delle aziende, dal momento che nel tempo si è verificata una carente presentazione dei processi ai servizi dell'IMT".
Spiega inoltre che un'altra misura volta a migliorare la capacità di risposta consiste in un "processo di segmentazione dei reclami relativi all'area veicoli, con l'obiettivo di distinguere quelli che, per il loro livello di complessità, richiedono un'analisi tecnica dettagliata e specializzata, da quelli che non richiedono tale analisi".
"La segmentazione mira a riorganizzare i servizi IMT, creando team specializzati per gestire i sinistri più complessi, promuovendo la standardizzazione delle procedure, riducendo le questioni pendenti e il tempo medio di completamento dei processi", spiega.
Ricorda inoltre che dal 2023 una serie di ispezioni sono state trasferite ai Centri di Controllo Tecnico dei Veicoli (CITV), e l'insieme delle ispezioni previste per la delega al CITV è in corso di "rivalutazione, dando priorità a quelle che hanno il maggiore impatto in termini di carico di lavoro e che forniscono guadagni significativi per i cittadini e le imprese".