In un momento avvolto da polemiche a causa della riforma proposta dal Governo per l'Imposta Unica di Circolazione (IUC), che prevede che le auto antecedenti al 2007 comincino a pagare la "componente ambientale", i dati di Pordata indicano che la stragrande maggioranza delle auto in circolazione in Portogallo, più di due terzi, hanno un'età pari o superiore ai 10 anni.

Secondo un rapporto di NM, i dati, che includono valori che vanno dal 2010 al 2021, dicono che, nell'ultimo anno registrato, c'erano 5.648.121 veicoli passeggeri leggeri e pesanti in circolazione in Portogallo (i veicoli commerciali non sono inclusi).

Di questi, 3.656.623 - circa il 64,7% del totale - avevano 10 o più anni nel 2021.

Nel frattempo, la quota di veicoli passeggeri con meno di due anni di età si sta riducendo sempre di più. Nel 2021 ne sono stati immessi in circolazione 293.296, un valore sostanzialmente inferiore agli oltre 370 mila registrati nel 2020 e agli oltre 455 mila registrati nel 2019 e nel 2018.

La proposta del Governo per il Bilancio dello Stato 2024 (OE2024) implica una "riforma ambientale della IUC" per le auto più vecchie, con il documento che spiega che "la IUC è aumentata per i veicoli precedenti al 2007, come misura complementare al rafforzamento del rinnovo delle flotte nazionali". Ciò riguarda circa tre milioni di veicoli leggeri (categoria A) e mezzo milione di motocicli (categoria E).

L'aumento massimo è limitato a 25 euro all'anno, che equivale a circa due euro al mese, ma l'esecutivo ha chiarito che questo limite è destinato ad aumentare nel corso degli anni, in modo che la IUC "rappresenti la totalità della tassazione relativa alla CO2 emessa da questi veicoli".