"Il modo in cui si dorme nei primi due anni ha un enorme impatto sul futuro. È importante correggerlo il prima possibile. Attualmente abbiamo genitori esausti e stanchi e bambini irrequieti", avverte la pediatra Marta Rios, autrice dello studio "Dove dorme il tuo bambino?".
In un'intervista a Lusa, Marta Rios, medico del Centro Materno-Infantile do Norte(CMIN) dell'Unidade Local de Saúde de Santo António(ULSSA), a Porto, sottolinea che "è necessario creare dei limiti e una routine".
Lo studio condotto attraverso un questionario condiviso sui social media e dalle associazioni di genitori di tutto il Paese, ha rivelato che quasi un bambino su quattro condivide la stanza o il letto con i genitori.
L'analisi si è svolta nell'arco di tre mesi e ha coinvolto genitori di bambini di età compresa tra zero e 12 anni. Sono state prese in considerazione 1.971 risposte valide.
I dati hanno rivelato che il 24,2% dei bambini condivide la stanza con i genitori, mentre il 18,5% dorme nello stesso letto.
Tra le principali ragioni addotte dai genitori per questa pratica, il 24,5% afferma che i figli si svegliano spesso durante la notte, il 26,2% dice di sentirsi più sicuro ad averli vicini, mentre il 23,2% menziona le difficoltà dei figli ad addormentarsi.
"Questi dati mostrano che una percentuale significativa di bambini dorme nella stanza o nel letto dei genitori, spesso a causa della difficoltà ad addormentarsi o dei frequenti risvegli notturni. Queste abitudini, per quanto comprensibili, possono avere un impatto sulla qualità del sonno dei bambini e persino sulle dinamiche familiari", afferma il pediatra.
Ammettendo che la condivisione della stanza e/o del letto è un argomento "controverso", su cui il Portogallo ha ancora pochi dati, Marta Rios dice di non essere stata sorpresa dai risultati del questionario, realizzato nell'ottobre dello scorso anno, ma di essere "almeno un po' preoccupata".
"Sapevamo che in Danimarca o in Francia, ad esempio, la percentuale si aggira intorno al 30%. In Italia solo il 6%. L'aspettativa [sul Portogallo] era che ci saremmo trovati nel mezzo ed è quello che abbiamo visto".