"L'ANMP ha sempre ritenuto che dovesse spettare ai Comuni - che meglio conoscono le esigenze abitative della propria popolazione e l'effettiva domanda di ricettività turistica sul proprio territorio - la gestione del dossier ricettivo locale", si legge nel parere dell'ANMP sul decreto-legge che modifica il quadro giuridico per il funzionamento degli esercizi ricettivi locali e che decentra ai Comuni le competenze per la regolamentazione dell'attività, approvato dal Governo PSD il 22 agosto.

L'ANMP sottolinea che questa gestione deve essere adeguatamente coordinata con gli strumenti di pianificazione esistenti e integrata con altri aspetti delle politiche pubbliche oltre all'edilizia abitativa, vale a dire la pianificazione urbana e l'uso del territorio, la politica fiscale e le tasse, le strategie di sostegno sociale e di sviluppo economico definite dalle autorità locali.

"Rafforzare le competenze dei comuni in questo settore ci sembra quindi l'approccio più appropriato che può contribuire efficacemente alla coesistenza armoniosa tra alloggi locali e abitazioni", sottolinea il documento.

Tuttavia, l'ANMP sottolinea che questo decentramento deve essere "previsto dalla legge", accompagnato da adeguate risorse economiche e finanziarie e dal tempo necessario per la formazione dei servizi e la stesura/attuazione dei regolamenti.

Inoltre, il parere dell'ANMP, favorevole, evidenzia che le modifiche introdotte in materia di ricettività locale negli edifici soggetti al regime di proprietà orizzontale "beneficerebbero di una maggiore considerazione e riflessione, in quanto gli impatti di questa convivenza possono effettivamente aumentare i conflitti tra residenti permanenti e ospiti temporanei, incidendo sulla qualità della vita e sulla tranquillità, nonché sul normale funzionamento di questi edifici, a causa dell'aumento del traffico di ospiti e del sovraccarico delle infrastrutture e dei servizi comuni degli edifici".

L'ANMP ha inoltre ritenuto importante rispondere alla "mancanza di definizione/dubbi/non operatività di molte misure di Mais Habitação e del mantenimento delle modifiche apportate nell'ambito delle stesse, fortemente accentuata dal mancato aggiornamento della Piattaforma dello Sportello per l'Imprenditore, gestita dall'Agenzia per la Modernizzazione Amministrativa".

Il 22 agosto, il Governo ha approvato il decreto legge con le misure sull'alloggio locale annunciate l'8 agosto che, tra le altre cose, rimanda nuovamente ai consigli comunali la decisione di porre fine all'alloggio locale negli edifici residenziali.

Allo stesso tempo, i consigli comunali non possono ordinare l'immediata cancellazione della registrazione degli alloggi locali e "invitano le parti a trovare un accordo".

I condomini possono continuare a opporsi agli alloggi locali, ma devono basare tale opposizione su "atti ripetuti e comprovati che disturbano il normale uso dell'edificio, nonché atti che causano disagi e colpiscono il resto dei condomini".

Allo stesso tempo, il Governo propone la creazione di un mediatore per gli alloggi locali.