Secondo SAPO news, l'uso dell'intelligenza artificiale (AI) potrebbe alleggerire la pressione sul sistema sanitario. Si stima che fino al 40% delle ore di lavoro nel settore sanitario possa essere supportato o aumentato dall'IA generativa, con la metà delle organizzazioni sanitarie a livello globale che prevede di utilizzare il ChatGPT per l'apprendimento e il 52% i co-piloti dell'IA nel 2023, lo studio di Accenture sottolinea che può "reinventare la fornitura di cure per risolvere la carenza clinica".
"Le organizzazioni sanitarie hanno un enorme bisogno di ripensare radicalmente il modo in cui il lavoro viene svolto. La carenza globale di medici si sta aggravando - gli operatori sanitari sono sovraccarichi e le organizzazioni non possono assumere o formare per superare questa situazione -, quindi devono reinventare il modo in cui viene fornita l'assistenza sanitaria, ricorrendo all'alleanza tra tecnologia e capacità umane", esordisce Kaveh Safavi, senior managing director di Accenture nell'area salute, a Work by ECO.
La carenza di personale si fa sentire anche nel settore sanitario, una situazione aggravata dalla partenza di professionisti per pensionamento. In Portogallo, entro il 2023 si stima che si verificherà un numero record di pensionamenti, dato che, circa due anni fa, il 24% dei medici iscritti all'Ordine dei Medici aveva più di 65 anni.
"Gli studi di cui disponiamo stimano che fino al 40% di tutte le ore di lavoro in ambito sanitario potrebbero essere supportate o aumentate dall'IA basata sul linguaggio (o generativa), e attualmente il suo maggiore potenziale in ambito sanitario ha a che fare con la capacità di liberare le scarse risorse cliniche da molti dei compiti legati alla gestione dei documenti, consentendo di concentrarsi maggiormente sull'interazione con i pazienti", rafforza Kaveh Safavi.
Nonostante la discussione intorno all'AI generativa - in Europa è prevista una legislazione per regolamentare questa tecnologia che è "esplosa" con il lancio di ChatGPT, Open AI -, la metà delle organizzazioni sanitarie prevede di utilizzare ChatGPT per scopi di apprendimento e il 52% sta pianificando co-piloti di AI nel 2023, sottolinea il senior managing director di Accenture nel settore sanitario.
Ma saranno "la percezione e l'esperienza delle persone" con le applicazioni di IA generativa a dettare il successo del suo utilizzo nel settore sanitario e, allo stesso tempo, a consentire di ridurre la pressione sul sistema sanitario, liberando i professionisti da compiti burocratici, con un focus sulla fornitura di cure. Ma per questo, anche il modo di lavorare dovrà cambiare.
"Le organizzazioni devono riconoscere che per cogliere tutti i benefici dell'IA generativa, dovranno trasformare anche il lavoro svolto dagli esseri umani. Questa tecnologia si occuperà di alcuni compiti, ma non dell'intero lavoro. Questo, a sua volta, diventerà diverso e le persone dovranno adattarsi a reindirizzare questo tempo, al fine di generare benefici per se stessi, per la loro organizzazione e per la società", sottolinea Kaveh Safavi.