In un comunicato inviato all'agenzia di stampa Lusa, l'ASAE ha dichiarato che l'operazione condotta dalla Brigata Specializzata per le Industrie di Prodotti di Origine Animale dell'Unità Regionale Centrale era diretta a un operatore economico che produceva pasti e piatti precotti nel comune di Sabugal.

L'operazione mirava a verificare il rispetto delle norme legali applicabili a questo tipo di attività, nell'ambito della sicurezza alimentare e della lotta ai reati contro la salute pubblica.

"A seguito dell'operazione, è stato riscontrato che nella preparazione dei piatti erano stati utilizzati gasteropodi vivi, comunemente noti come lumache, provenienti da un Paese terzo, e che questi non riportavano sull'etichetta alcuna informazione obbligatoria per garantire la sicurezza degli alimenti per i consumatori", ha precisato l'ASAE.

Durante l'operazione sono stati sequestrati 6.510 chili di lumache, per un valore di 13.793 euro, e sono stati avviati i relativi procedimenti di illecito amministrativo.

L'ASAE ha sottolineato che le lumache possono essere immesse sul mercato solo dopo essere state confezionate/etichettate/marcate secondo le stesse regole dei bivalvi.