"Il Governo deve guardare, perché abbiamo gli obiettivi fissati a livello europeo, e il 2030 è un obiettivo molto importante, dobbiamo ridurre i gas serra del 55%, e il settore dei trasporti è un settore critico per raggiungere questi obiettivi".

Cristina Pinto Dias ha risposto dopo che le è stato chiesto se il nuovo governo (PSD/CDS-PP) prenderà seriamente in considerazione la mobilità attiva (ciclismo e pedonalità), e ha dichiarato che il cambiamento della quota modale che intende eliminare dalle auto al "trasporto pubblico" comprende "una catena di valore che coinvolge tutte le modalità".

"Non possiamo limitarci alla metropolitana o all'autobus, dobbiamo considerare tutte le modalità, e queste due modalità, la bicicletta e gli spostamenti a piedi, in particolare nei grandi centri urbani, sono di fatto un'alternativa che dobbiamo valorizzare e incoraggiare", ha sottolineato il funzionario governativo.

Alla domanda se i portoghesi siano ancora attaccati all'auto, Cristina Pinto Dias ha risposto che "gli studi dicono esattamente questo", poiché i dati dell'INE mostrano che la quota modale del trasporto individuale è cresciuta dal 62% nel 2011 al 66% nel 2021.

"C'è una cultura che dobbiamo cambiare, e dobbiamo cambiarla con prove provate. Migliore qualità del servizio offerto, riduzione delle distanze, promozione di una buona intermodalità tra le diverse modalità", ha affermato.

Il Governo intende seguire una strategia di mobilità "sicura, interconnessa, intermodale, intelligente e oggettivamente sostenibile".