Secondo la stessa fonte, l'Autorità nazionale per i medicinali e i prodotti sanitari (Infarmed) ha già chiesto al laboratorio che possiede il farmaco di presentare un piano di accesso anticipato.
L'appello al Servizio sanitario nazionale(Ssn) affinché renda disponibile il farmaco pembrolizumab per questo tipo di tumore al seno ha dato vita a due petizioni, entrambe indirizzate all'Autorità nazionale per i medicinali e i prodotti sanitari (Infarmed), che hanno raccolto più di 50.000 firme.
Interpellata oggi dall'agenzia Lusa sulla disponibilità di questo farmaco per le pazienti con tumore al seno triplo negativo metastatico, Infarmed ha dichiarato che "alla luce dei nuovi dati" emersi dal rapporto di valutazione farmacoterapeutica del farmaco, è emerso che "è probabile che venga autorizzato".
Per quanto riguarda l'uso di pembrolizumab in questo tipo di tumore nel contesto della malattia avanzata/metastatica, Infarmed anticipa in una risposta scritta inviata a Lusa che a seguito della "riconsiderazione di questa richiesta di Piano di Accesso Anticipato (PAP) alla luce dei nuovi dati, derivanti dalla relazione di valutazione farmacoterapeutica del farmaco (in questa indicazione), conclusasi recentemente, si conclude che è probabile che sia autorizzato".
Parlando con l'agenzia Lusa, una fonte di Infarmed ha detto che questo processo era già iniziato l'anno scorso, ha avuto "progressi e battute d'arresto", e che ora, alla luce dei nuovi dati, è stato verificato che questo trattamento costituisce "un asset terapeutico".
Secondo la stessa fonte, Infarmed ha già chiesto al laboratorio che possiede il farmaco di presentare il piano di accesso anticipato in modo che i medici possano ordinare il farmaco attraverso autorizzazioni eccezionali.
L'ottenimento dell'autorizzazione all'immissione in commercio per i medicinali innovativi viene normalmente concesso dalla Commissione europea, dopo aver ottenuto il parere dell'Agenzia europea per i medicinali.
Dopo questa fase, per poter essere utilizzati e finanziati dal Ssn, i farmaci devono dimostrare un vantaggio terapeutico ed economico rispetto alla pratica clinica nazionale, al fine di garantire l'accesso di tutti i cittadini sia alle terapie innovative sia alle altre cure che necessitano nel contesto del Ssn.
Questa valutazione viene effettuata dalla Commissione per la valutazione delle tecnologie sanitarie (CATS di Infarmed), che comprende esperti clinici (medici) con conoscenze ed esperienze riconosciute nel trattamento dei pazienti negli ospedali del Ssn.